Quando ci sentiamo nel mezzo della palude senza possibilità - apparente - di muoverci, avere un piano B, ma anche C, o K è una buona idea.
Ed è utile per tanti motivi:
Ti aiuta a guardare oltre quello che già stai facendo
Alza il livello della tua energia
Riduce il senso di sopraffazione e di gabbia
Ti prepara al cambiamento del contesto lavorativo che potrebbe impattare il lavoro che fai o il modo in cui lo fai.
Spendo due parole sul contesto con due acronimi - che puoi rigiocarti anche nelle presentazioni che fai per lavoro 🤓
VUCA: sta per Volatile, Incerto, Complesso, Ambiguo. È un acronimo nato dopo la guerra fredda e che si è ritornato popolare durante il Covid.
BANI: sta per Fragile, Ansioso, Non lineare, Imprevedibile. È andato in auge dopo il Covid, quando si è visto che in ogni sistema interconnesso c’è un punto di rottura, che l’ansia ce l’hanno anche i sistemi, che di lineare c’è rimasto ben poco e che tutto può cambiare.
Non so a te, ma a me scoprire BANI aiuta a pensare che non sono io che non ci sto più capendo niente e a dare un senso a cose che mi sembra scivolino via come la sabbia.
In questo contesto, avere un Piano B e anche delle alternative completamente diverse tra loro è un’ottima strategia per mettere nel nostro zainetto della vita diverse opzioni praticabili.
Potrebbe servirti per cambiare lavoro, per capire come aumentare la tua occupabilità (employability), per scoprire cosa non sai e cosa invece sarebbe utile sapere.
Infatti, riuscire a generare opzioni vuol dire anche che puoi contare su 2 competenze, consapevolezza e preparazione, che ti aiutano a vedere che:
1. c’è più di una strada e
2. c’è una soluzione.
Insisto molto sulla preparazione, perché se è vero che non possiamo essere prontə a tutto, è vero anche che possiamo prepararci.
E questo fa tutta la differenza del mondo.
In retrospettiva, a me sarebbe stato molto utile nel 2014 quando, nel mezzo di una crisi aziendale e mondiale, mi sono trovata senza lavoro - il termine tecnico seppur fantozziano o gramugliano è “non mi sono opposta al licenziamento” 😑
Iniziamo!
Quante vite hai?
Un esercizio fighissimo del life design prevede di immaginare almeno 3 vite alternative a quelle che hai adesso.
Mentre il processo di life design continua costruendo dei prototipi, per oggi ci alleniamo a immaginare e, siccome è un brainstorming, puoi creare quante vite alternative vuoi.
Proprio perché è un brainstorming, per adesso immaginale a prescindere dall’effettiva fattibilità e senza giudizio.
…per motivarti a farlo, pensa anche che mentre stai creando idee si attivano nuove connessioni nel cervello: è come fare un workout comodamente dal divano 🧠🦾
Ti condivido due delle mie vite alternative:
• aprire un Cat Vegan Bistrot a Venezia (c’è a Roma, si chiama Romeow: se puoi immaginarlo puoi farlo, diceva qualcuno 🪄).
• aprire una società che faccia percorsi di empowerment per i gruppi marginalizzati e sottorappresentati a lavoro.Te ne condivido un’altra di una mia carissima amica: aprire un Bike Hotel. Chi viaggia in bici ha delle necessità molto precise, e in Italia non c’è ancora una risposta soddisfacente a questo.
Probabilmente le idee più safe che ti verranno in mente saranno da lavoro dipendente e le idee più audaci saranno imprenditoriali.
Voglici bene, a queste ulitme, che dicono molto della tua libertà da... e libertà di… 🫶
Cosa ti piace fare, ti viene bene e ti pagherebbero
Questo, messo in colonne e non in cerchi, è l’ikigai.
Infatti, è all’intersezione di queste tre cose che c’è lo spazio ideale per far crescere concretamente il tuo piano.
Ti piace fare: sono quelle cose che ti portano nel flow, che fai senza accorgerti che il tempo passa, che faresti anche di sera nonostante la stanchezza perché ti nutrono e non ti drenano.
Ti viene bene: sono le cose per cui ti dicono “bel lavoro, ben fatto”. Non è detto che quello che ti viene bene ti piaccia anche: per questo è importante che ci sia un’intersezione tra le due cose.
Ad esempio, a una mia meravigliosa coachee viene bene lavorare con le normative perché è organizzata, anticipatrice e precisa… ma non le piace.
A me viene bene capire i dati, ma non farei mai la data analyst.
Ti pagherebbero: qui arriva il bagno di realtà.
Ovvero: tra le cose che hai trovato sopra, quali hanno un mercato su cui puoi investire o potrebbero averlo se ben confezionate?
Dico “ben confezionate” per semplicità. #QuelliBravi ti direbbero: trova un Oceano Blu in cui nuotare 🌊
Oggi abbiamo messo tante cose sul tavolo. Per adesso, spero che siano stati utili per allenarti a immaginare, creare e progettare. Che quando sei nella palude è difficile uscirne contando solo sulle tue forze.
Sapere che siamo insieme aiuta sempre.
Link e Libri Utili
📚 Life Design, Burnett & Evans, due docenti di Harvard che hanno creato il loro Piano B.
📚 Design Your New Work Life, sempre loro, dedicato al lavoro.
📚 Piano B, Martinelli, Ranieri - l’ho letto recentemente e ci sono un sacco di esercizi utili ed efficaci da fare.
(Link non affiliati: ho messo Amazon per comodità, ma andare in libreria è sempre una bella cosa)
🎥 Video introduttivo sull’oceano blu
🔗 VUCA e BANI: https://thinkinsights.net/leadership/bani/
Il workshop #IAmRemarkable
Il workshop di Sabato 9 marzo dalle 9 alle 10:30 è confermato e sono felicissima!
Tolta me, siamo in 10 e garantisco che sono tutte belle persone.
Per iscriverti, o per invitare una persona cara, qui c’è il form per l’iscrizione
e qui il sito del progetto https://www.rmrkblty.org/iamremarkable
Più scintille siamo, più facciamo luce ✨
Nel frattempo, se hai un piano B o C di cui vuoi parlare, ti leggo volentieri: margotdeliperi@gmail.com ✨