Strumenti pratici per decidere meglio
Cambio lavoro o rimango dove sono?
Gliela dico quella cosa al mio capo o no?
Quale corso di formazione scelgo?
Se ti capita di avere dei dilemmi - o dei trilemmi, a volte la vita non è binaria - può essere utile fermarti un attimo prima di prendere una decisione.
E riappropriarti di chi sei.
Sì, perché rispondendo alla domanda esistenziale “Chi sono io”
riesci a:
decidere con serenità
sintonizzarti su quello che ti risuona
sintonizzarti con le persone che vibrano alla tua frequenza
rimbalzare le manipolazioni di chi ti vorrebbe in un altro modo
rispondere a chi argomenta con la sua verità
In poche parole, ti aiuti a ridarti empowerment, una delle mie parole preferite perché mette il potere - inteso come possibilità - dentro di noi.
Vediamole in pratica.
Chi sei?
Parto da un episodio recente.
Questa settimana ho incontrato una ventina di genitori per un progetto di orientamento scolastico verso la scelta delle scuole superiori.
La slide più fotografata è stata quella con alcune domande insolite e generative:
Te le ripropongono perché valgono sempre, anche se non sei più alle medie 🤓:
Cosa ti piace fare?
Quali sono le cose importanti per te?
A cosa non rinunceresti mai?
Trovate queste risposte, c’è il livello successivo:
e perché questa cosa è importante per te?
Due osservazioni importanti.
Modalità dell’essere
Spesso diamo poca attenzione a queste domande perché abbiamo poca familiarità con la modalità dell’essere cioè quella che ci fa stare, riflettere e aprire lo spazio delle possibilità.
Sono domande che non ci hanno fatto a scuola, tantomeno a lavoro, e non abbiamo l’allenamento a pensare a noi in modo profondo e progettuale.
Il valore di quello che facciamo
”Sì faccio macramé/ suono/ studio riflessologia plantare ma vabbé, è una cosa a tempo perso.”
(che poi, è davvero perso, quel tempo?)
Forse per il lavorismo, o per il disvalore della produttività a ogni costo, riteniamo futili o poco importanti le cose che ci interessano.
Ma se non gli diamo valore noi, come possiamo pensare che il loro valore sia percepito dalle altre persone?
Facciamo un esempio: metti che ti piace tanto la montagna, organizzi escursioni e frequenti i corsi per diventare professionista.
È una passione, quindi lo metti nel CV perché ti hanno detto che bisogna mettere gli hobby 🤓.
Tutto giusto.
Ma cosa dice di te, la montagna?
Può essere rispettare i limiti, fare un passo indietro e dire “adesso no”; è solidarietà con chi trovi in cammino. E un sacco di altre cose.
Il punto importante è che in quello che ci appassiona c’è la nostra essenza.
Anche in quello che ci fa star male c’è molto di noi, perché stiamo male quando una nostra virtù è in sofferenza.
In entrambi i casi, c’è il chi siamo, che sarà sempre più forte del cosa facciamo.
Che obiettivo hai?
Una decisione non è buona o cattiva in sé.
Lo è in base a quanto ti avvicina o ti allontana dal tuo obiettivo.
E più hai chiaro dove arrivare, più la nebbia si alza e ti fa vedere meglio la strada.
Esempio: vuoi cambiare lavoro perché dove sei ci stai male.
Con le domande di prima, hai individuato che stai male perché vorresti più flessibilità e colleghi più brillanti ma stai cercando da tanto tempo senza successo.
La tentazione dello sfinimento potrebbe farti accettare la prima cosa che ti capita solo per toglierti dalla palude in cui ti senti.
La domanda utile in casi come questo è: come questo nuovo lavora si avvicina a quello che desidero?
Se non si avvicina tanto, può essere uno step intermedio verso quella cosa?
Se rinuncio a questa occasione, come starò nel lavoro in cui rimango?
E se non so più chi sono?
Siamo fatti per cambiare.
È il default degli esseri umani, anche se facciamo resistenza.
Può essere che chi eri un tempo non ti corrisponda più, o che la vita ti abbia portato a dimenticare chi sei.
In questo caso, la domanda che ti suggerisco è simile a quelle di prima, ma ci aggiungiamo qualche parola:
> Oggi, come stai?
> Al tempo presente, quali sono le cose che ti accendono gli occhi?
Se vuoi raccontarmelo, ti leggo qui: margotdeliperi@gmail.com ✨
Ti hanno girato questa newsletter e non sai chi sono e cosa faccio?
Sono Margot, e sono una Manager, Career Coach e Formatrice.
LinkedIn e il mio Sito sono i due luoghi dove conoscermi meglio.