Prendo in prestito un concetto della Mindfulnesss, la “mentalità del principiante”, per fare una riflessione molto utile soprattutto a inizio anno, che per convenzione è il “New Year - New Me.”
La mentalità del principiante è quella disposizione d’animo che rende possibile vedere le cose come se fosse la prima volta, con curiosità, stupore e la voglia di scoperta.
Questa cosa bellissima spesso fatichiamo ad applicarla su di noi, anche se la legittimiamo agli altri.
Vorremmo essere già istruite a un livello più che adeguato, saper già fare le cose benissimo e soprattutto non sbagliare mai.
Mi spiace dirlo, ma è anche liberatorio dirlo, è praticamente impossibile.
Facciamoci pace.
Il vecchio detto dice che solo chi fa sbaglia e io ci credo particolarmente.
Se però mentre stai leggendo questa newsletter e qualcosa ti si sta muovendo pensando ai tuoi sbagli fatti e alle cose che vorresti fare ma non fai perché hai paura di sbagliare, ti propongo due riflessioni: una esterna a noi e una interna, con l’analisi degli errori fatti.
Riflessione #1
Chiunque abbia provato a fare un manu-fatto sa quanto l’errore sia parte del processo: un esempio comune, il pane o la torta che lievita poco perché magari quel giorno la farina, l’umidità e la temperatura non si sono amalgamate bene.
Capita con la ceramica, capita nelle cucine dei ristoranti (I was there 🙋🏼♀️), capita con le stime di mercato o i budget.
Non è un caso se anche le aziende, monoliti by default, sempre più spesso stanno adottando le modalità di test.
Si fanno gli A/B test per vedere cosa funziona meglio (e, attenzione, quello che non funziona non è necessariamente sbagliato), i software sono spesso in versione “beta” cioè pronti per essere aggiornati, per lanciare un nuovo prodotto, invece di farlo perfetto lo si fa MVP, Minimum Viable Product, cioè abbastanza buono per essere lanciato.
Nel documentario Netflix che ho appena finito, You Are What You Eat, sono ben 62 i tentativi per fare un vegan-formaggio adatto alla pizza.
Sessantadue tentativi.
Riflessione #2
Sbagliare capita, e non può che capitare, perché ogni giorno cambia il contesto intorno a noi, cambia quello che succede dentro di noi, cambiano le persone con cui parliamo e come stanno loro in quel momento.
Capita perché ben poche sono le condizioni immutabili e, non so a te, ma a me piace di più pensare a una condizione in divenire (me e noi inclusi) piuttosto che a una condizione granitica.
Eccoci quindi all’analisi, per capire qual è la natura dei nostri sbagli e cosa possiamo portarci a casa.
Ho individuato 3 macro categorie.
Errori di valutazione: io ho spesso sopravvalutato le persone, dando fiducia a chi non la meritava o a chi l’ha tradita.
È stato uno sbaglio molto doloroso e con delle conseguenze emotivamente pesanti. Praticamente metà del mio 2023 è stato così.
La cosa bella c’è, ed è che sono una persona che dà fiducia.
Preferirei essere diversa per non sbagliare o soffrire? No.
E tu?
Errori di negligenza: succedono quando ci sopravvalutiamo e ci pensiamo totalmente a prova di errore.
Anche questo mi è capitato, arrivato come uno schiaffo inaspettato ma è stato bene che sia arrivato. Insegnamento? Mai dare niente per scontato.
Errori di non conoscenza: capitano, soprattutto quando vorremmo essere #QuelləCheLeSannoTutte. Se ti è capitato perché avevi timore di dire che non lo sapevi, c’è un takeaway per la prossima volta. La cosa più potente che puoi dire in questi casi è: “fammici pensare che adesso non ho tutti gli elementi”. Chi può ragionevolmente dirti qualcosa contro? 🙂
E adesso, dopo questi pensieri, come va con i tuoi errori? Sono ancora macigni invalicabili o assomigliano più a dei sassetti lungo il sentiero? Magari, come Pollicino, li puoi lasciare lì per indicare una via che hai già percorso e per provarne una nuova.
Con gli occhi principianti sarà bellissima ✨
Cose belle da condividere
🍿 il film One Life, al cinema: perché il mondo lo cambiano le persone ingenue, nonostante tutto.
Sei tra queste? Siamo in tante 🫶
Ma anche perché in cuor nostro sappiamo sempre qual è la cosa giusta: facciamoci caso, nonostante tutto.
📧 Se ti va di farmi sapere come va con i tuoi errori, ti leggo volentieri e con tutta la clemenza che c’è: margotdeliperi@gmail.com ✨