I risultati non parlano da soli
“Non metterti in mostra, vedrai che i risultati parleranno da soli”.
Nell’educazione anni ‘80, soprattutto nell’educazione delle fanciulle, almeno una volta al giorno girava questa playlist:
testa bassa e lavora
non vantarti: hai fatto solo il tuo dovere
non ci sei solo tu
non hai fatto niente di speciale
Il razionale di questi anatemi era che bastasse lavorare bene per essere automaticamente persone apprezzate e premiate.
Bugia.
O meglio: era un pensiero in buona fede solo che oggi non è più attuale, anzi.
Rischia di danneggiare il tuo percorso lavorativo.
Lasciare nell’ombra quello che fai e i risultati che porti fa sì che il tuo lavoro sia percepito come poco importante.
Altre conseguenze spiacevoli del lasciare in silenzio i propri risultati (tutte vissute in prima persona 😑):
non superare un colloquio, perché “faccio il mio lavoro, cosa c’è di speciale da dire?”
rimanere con lo stesso stipendio nello stesso ruolo perché non sai come argomentare la richiesta
confrontarti con gli altri e sentirti inferiore perché paiono tutti wow tranne te.
Ma io non voglio vantarmi
Ti capisco.
Il verbo ‘vantarsi’ ha l’etimologia di vanus, vano, collegato a vanità.
E chi si vanta ci dà fastidio perché sentiamo che sta parlando senza avere argomenti e che nel suo racconto manca l’impatto che il suo lavoro ha avuto.
La sua intenzione è solo uscirne migliore degli altri, spesso affossando chi ha intorno.
La chiave di volta sta proprio qui, nei risultati e nell’impatto.
Infatti, raccontare le conseguenze positive che il tuo lavoro ha avuto è ben diverso dal vantarsi per almeno 2 motivi:
intenzione: è la condivisione di un risultato, non l’autocelebrazione
impatto: è concreto, c’è sostanza
Facciamo qualche esempio per vedere le differenze e sentire come le frasi suonano quando le leggi.
“Ho salvato l’ufficio”.
“Ho realizzato un piano che ha fatto risparmiare x€ e ha evitato il licenziamento di y persone”.
“Sono il professionista migliore del mondo”.
“I miei clienti mi scelgono perché grazie al mio lavoro ottengono y e z”.
“Sono una manager spaziale”.
”I miei collaboratori mi riconoscono x, y e i progetti che faccio portano…”
Sono sicura che le prime frasi ti fanno venire l’orticaria come a me, e che
le seconde invece ti arrivano in modo neutro o comunuqe non negativo.
Se hai i fatti non ti stai vantando
Come ti senti, adesso, all’idea che potresti far parlare i tuoi risultati?
Se ti si è acceso un lumicino ma non è ancora una scintilla, ti propongo 2 esercizi.
Servono a trovare i fatti che supportano quello che dici e a trasformare il vantarsi in raccontarsi.
Esercizio #1
Pensa alla tua sfera personale e alla tua sfera lavorativa.
Visualizzale, e stacci qualche secondo.
Ora scrivi perché sei speciale.
Sì proprio tu: sei speciale 😎
Ti dò qualche esempio per iniziare:
Sono una brava amica perché [ascolto senza giudicare/ sono in prima linea a tifare per loro/…]
Sono forte e capace perché [mi sono laureata lavorando/ ho costruito a, b, c …]
Sono una brava professionista perché…
Scrivi tutte le cose che ti vengono in mente senza censurarti, come se nessuno ti leggesse.
Mettici clemenza: non serve avere imprese epiche da raccontare, tipo un’ultramaratona ogni 4 mesi.
Già arrivare a sera col sorriso o tenere alta l’energia di chi hai vicino è un grande risultato e ti fa molto onore 🫶.
Esercizio #2
Passiamo alla sfera lavorativa e iniziamo il Diario dei Risultati.
Prendi un foglio e prepara 3 colonne come nell’immagine qui sotto:
Azione/ Impatto/ Competenze.
Una volta alla settimana ripercorri e scrivi le cose che hai fatto, l’impatto positivo che hanno avuto sul lavoro e sulle persone con cui lavori, e le competenze che hai usato per farcela.
Questo esercizio è molto efficace perché non è una semplice “lista delle cose da fare”.
È un elenco argomentato dei risultati che il tuo lavoro porta e delle tue competenze che ti consentono di raggiungerli.
E sì, sono certa che ne hai di competenze… anche se adesso stai scuotendo la testa pensando di no.
Il prossimo passo sarà allenarsi a dirlo: ci arriveremo, un passo alla volta.
Per adesso, spero che tu ti senta più a tuo agio a far parlare i tuoi risultati perché farlo nel modo giusto non è vantarsi e puoi farlo anche tu ✨
Se ti va di raccontarmi come è andata - o perché non sta andando - scrivimi qui:
in due è tutto più semplice ➡️ margotdeliperi@gmail.com
Ci sentiamo sabato prossimo con un regalo di Natale per te o una persona a cui vuoi bene.